La maggior parte delle attività produttive utilizza acqua per far avvenire i propri processi e produce come scarti dei reflui (liquidi) e/o dei fanghi (miscele di solido + liquido) inquinati e/o inquinanti, in particolare, le problematiche connesse con i fanghi sono molteplici e varie spaziando da quelle economiche a quelle tecniche, di sicurezza, e, come spesso accade, a quelle sanitario-ambientali.
 
Per la risoluzione di tali problematiche è necessario realizzare un corretto riuso o, molto più spesso, uno smaltimento di tali fanghi; tuttavia per far ciò non si può prescindere dal realizzare preventivamente un trattamento di disidratazione che ha lo scopo di rimuovere la maggior parte (anche oltre il 90%) dell'acqua presente nel fango.
 
Tale trattamento consente inoltre una notevole riduzione del volume (superiore all'80%) dei fanghi oltre ad un miglioramento della loro movimentabilità e ad una diminuzione della putrescibilità (per fanghi ad alto conteunto di sostanze organiche es. fanghi di depurazione).
 
Le soluzioni tradizionali utilizzate per la disidratazione dei fanghi sono suddivise in 2 categorie principali:

 

Disidratazione naturale soluzioni tradizionali: letti di essicamento home dewatering www.ntanet.itil principio generale consiste nell'utilizzare forze "disponibili in natura" (es. forza di gravità) e la loro azione nel tempo per far separare le 2 fasi (solida e liquida).
PRO: Possibilità di trattare anche grandi volumi (bacini sedimentazione utilizzati nei lavori di dragaggio), consumi energetici molto bassi, costi di impianto da medio-bassi e di gestione (esercizio + manutenzione) bassi.
CONTRO: Rese non sempre elevate e comunque molto sensibili alle condizioni meteo, superfici e tempi necessari molto grandi, possibilità crollo degli argini ⟹ sversamenti e contaminazioni.
   
Disidratazione meccanica soluzioni tradizionali: centrifuga home dewateringil principio generale consiste nell'utilizzare elevate quantità di energia (e prodotti chimici) per applicare forze di entità elevata in grado di compiere il lavoro necessario alla separazione solido/liquido con rese elevate ed in poco tempo.
PRO: Rese da buone a elevate (soprattutto la filtropressa) e indipendenti dalle condizioni meteo, tempi di trattamento molto bassi e superfici necessarie limitate (per portate limitate).
CONTRO: Consumi energetici da elevati amolto elevati, limitata variabilità delle portate trattabili ⟹ scarsa flessibilità operativa e necessità di tempi lunghi per trattare grandi volumi, necessità di costruire opere civili (con oneri relativi), costi di impianto molto elevati e di gestione da medio a elevati.

 

Anche se ognuna delle soluzioni tradizionali presenta dei peculiari vantaggi tuttavia vi sono anche dei notevoli svantaggi che in molti casi diventano fortemente limitanti causando notevoli ripercussioni non solo al trattamento di disidratazione dei fanghi, ma come spesso accade, anche agli altri ad esso connessi (soprattutto negli impianti).

Per superare queste importanti limitazioni delle soluzioni tradizionali, cercando al contempo di mantenerne gli eventuali pregi è stata messa a punto una soluzione innovativa:
 
La soluzioneTecnologica Multifunzionale Sistemica: I GEOFILTRI TUBOLARI
schema tridimensionale dei Geofiltri Tubolari www.ntanet.it
I Geofiltri Tubolari per il dewatering dei fanghi sono manufatti realizzati con filtri ad alta permeabilità, inerzia chimica e resistenza a trazione. Vengono riempiti con fanghi per ottenerne un’efficiente ed economica disidratazione. I Geofiltri Tubolari sono costruiti con tecniche di cucitura che consentono di resistere alle pressioni durante le operazioni di pompaggio. Ciascun Geofiltri Tubolari può contenere, fino a 2400 m3 di fango ed essere riempito in poche ore. Il dewatering con Geofiltri Tubolari si applica a lavori di qualunque dimensione (da piccoli a grandissimi) e con fanghi di qualsiasi provenienza, consentendo di operare sia in continuo che in discontinuo. Inoltre non avendo parti meccaniche o elettriche, i Geofiltri Tubolari hanno un’elevatissima affidabilità e richiedono una manutenzione pressoché nulla. Al termine del processo di dewatering il materiale, ormai consolidato, presente all’interno dei Geofiltri Tubolari viene facilmente rimosso con mezzi meccanici ed avviato al riuso e/o smaltimento.